A Caserta prove tecniche di partecipazione
Problemi comuni, ma poche occasioni di confronto: è quanto emerso nel corso del primo dei due incontri territoriali che il CSV Asso.Vo.Ce. di Caserta ha promosso nell'ambito del corso di formazione "Animazione territoriale e reti di programmazione sociale" e svoltosi venerdì 19 luglio.
L'incontro, che ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza di Organizzazioni di Volontariato e della società civile, è stato un tentativo di dialogo con le istituzioni sulle problematiche oggetto del Piano Sociale Regionale 2013, rispetto alla possibilità di trovare risposte condivise che valorizzino specifici ruoli e competenze.
Pino Gambardella, Vincenzo Mataluna, Francesca Palma – rispettivamente Coordinatori degli Ambiti Territoriali C1, C2 e C4 - e in rappresentanza dell'ASL Caserta Rossella Montesano, sono stati chiamati a rispondere sullo stato dell'arte della programmazione sociale nel territorio provinciale e su quale possa essere il ruolo del volontariato rispetto a queste tematiche. I partecipanti, pur riconoscendo come prioritaria la necessità di una concertazione condivisa, a conferma della "funzione di antenne sociali svolta dal volontariato", intravedono più di una difficoltà nella sua concreta realizzazione. I Coordinatori hanno evidenziato che i proventi dei Fondi Sociali rappresentano un mero palliativo rispetto ai reali bisogni territoriali: a ciò si aggiunge la necessità di adattarsi alla nuova normativa per la redazione dei Piani Sociali di Zona, che vanno consegnati già entro il 15 settembre, e i sessanta giorni che ci ha concesso la Regione Campania sono troppo pochi per programmare anche dei momenti di confronto territoriali".
La proposta avanzata durante ll'incontro, immediatamente accolta dai presenti, è stata quella di pensare ad organismi di confronto permanenti, nel tentativo di uscire dalla logica dell'emergenza e mettere a sistema un meccanismo interlocutorio che vada al di là di scadenze o programmazioni specifiche.
A seguire, le portavoce Marina Scappaticci e Maria Antonietta Scaringi hanno illustrato la proposta nata in seno al gruppo di lavoro dei corsisti in tema di programmazione sociale: "Nel corso delle attività formative" hanno spiegato Daniele Romano e Francesca Scafuto, rispettivamente Responsabile e Referente dell'Area formazione del CSV Asso.Vo.Ce. "gli allievi hanno lavorato assieme alla docente Marianna Palma all'elaborazione di un'idea progettuale che riflettesse quello che era un problema nel quale tutti si identificassero, e che fosse trasversale rispetto alla mission delle organizzazioni: la scelta è ricaduta sull'incremento delle neoplasie sul nostro territorio, un problema non solo avvertito da tutti ma che richiede un approccio multidisciplinare, che vada al di là della sola emergenza sanitaria. Attraverso metodologie orientate alla risoluzione dei problemi, il gruppo dei corsisti è stato invitato a proporre interventi sul territorio che coniugassero efficacia e sostenibilità, prevedendo soluzioni delle quali un'organizzazione di volontariato potesse farsi carico non sostituendosi all'istituzione, ma esercitando invece le proprie competenze e ruoli specifici".
A conclusione dell'incontro i presenti sono stati quindi invitati a presentare una proposta ufficiale per la costituzione di tavoli di coordinamento permanenti.
Il percorso formativo si concluderà venerdì 26 luglio 2013, dalle ore 17:30 alle ore 19:30 presso l'Istituto Autonomo Case Popolari di Caserta, con la presenza di responsabili della regione Campania del settore Politiche Sociali.