Città beni comuni: presentato a Bologna il Regolamento per l'amministrazione condivisa
È stato presentato sabato 22 febbraio a Bologna il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, un testo innovativo che rappresenta la prima traduzione del principio costituzionale di sussidiarietà in norme di diritto amministrativo.
All'evento erano presenti tutti i protagonisti del progetto "Le città come beni comuni" che ha dato vita al Regolamento: il sindaco di Bologna Virginio Merola, il presidente di Labsus Gregorio Arena, il presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna Marco Cammelli, il direttore di Labsus Christian Iaione, il vicepresidente del Centro Antartide Marco Pollastri, il responsabile dell'ufficio promozione della cittadinanza attiva del Comune di Bologna Donato Di Memmo e il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna Carla di Francesco.
Il progetto "Le città come beni comuni" ha voluto fare dell'amministrazione condivisa il tratto distintivo del Comune di Bologna, mostrando con i fatti che l'alleanza tra cittadini e istituzioni è non solo auspicabile, ma anche possibile. Iniziato nel giugno 2012, è stato promosso e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e realizzato dal Comune di Bologna con il supporto scientifico di Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà e la collaborazione del Centro Antartide.
Il Comune di Bologna è la prima amministrazione in Italia a sperimentare il modello dell'amministrazione condivisa. Sono due i principali ambiti di intervento: da un lato un lavoro sul funzionamento dell'amministrazione comunale per rendere organigrammi, procedure e regolamenti orientati alle possibilità dei cittadini di attivarsi per la cura dei beni comuni, dall'altro la sperimentazione operativa di forme di gestione civica di spazi pubblici su tre aree della città, selezionate attraverso il pieno coinvolgimento dei quartieri.
In occasione della presentazione, il Regolamento è stato poi donato a un Comune della cintura metropolitana, Calderara di Reno, rappresentato dal suo sindaco Irene Priolo e a Roma capitale, rappresentata dall'assessore alla cultura, creatività e promozione artistica Flavia Barca. Nel pieno spirito del progetto questo gesto simboleggia la vocazione nazionale di un regolamento che potrà essere adottato da ogni Comune italiano.
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