Intervista ad una volontariata del 2011
Intervista a Veronica Amicarella, volontaria dell'estate 2011.
Dove e da chi hai sentito parlare di Sayes per la prima volta?
Un giorno a scuola, durante l'intervallo, un ragazzo viene da me e porgendomi un foglietto mi dice: "Tieni". Senza nemmeno leggerlo me lo metto in tasca, e tornata a casa, mentre mi cambiavo, mi cade per terra. Ed è proprio in quel momento che sono venuta a sapere per la prima volta del progetto di Sayes! Sin da subito l'idea mi è sembrata assolutamente fantastica!
Per quale associazione hai lavorato?
Il biglietto mi diceva di andare sul sito di Sayes, così da avere maggiori informazioni. Sul sito ho trovato un elenco delle associazioni che aderivano al progetto e dove potevi fare esperienza di volontariato. Curiosando un po' ho trovato un' associazione che risiedeva praticamente di fronte a casa mia, si chiamava FantaTeatro ed era una sorta di campo solare che intratteneva i bambini con laboratori teatrali e manuali. E allora mi son detta: perchè no?
Perché hai deciso di diventare volontaria?
In estate le giornate in città sono sempre tutte uguali: se non esci con gli amici allora stai a casa su Facebook, e se non stai a casa su Facebook allora stai in cucina a mangiare. Insomma, con il volontariato hai l'occasione di stare fuori tutto il giorno divertendoti e per di più aiutando qualcuno che ha bisogno. Allora perchè tirarti indietro?
Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Tanta, tanta creatività! Stando con i bambini giornate intere non facevi altro che imparare cose nuove fino ad allora considerate irrealizzabili, tornando in qualche modo ad avere sei anni! Perchè il volontariato non è solo fare del bene ad altri, ma anche divertirsi!
A chi consiglieresti questa esperienza e perché?
A tutti i giovincelli d'oggi che hanno voglia di qualche azione buona o comunque di occupare noiose giornate estive! E poi l'attività di Sayes dà anche credito, quindi è proprio bazza!