Al via a novembre il percorso formativo per preparare volontari che andranno ad operare con i detenuti e con chi sconta pene alternative. È organizzato con la casa circondariale, la diocesi, l’Ulepe e l’associazione Carcere e territorio. Candidature fino al 29 ottobre
Firmato un protocollo d’intesa per rafforzare l’attività informativa e formativa sul tema ma anche costituire una banca dati delle associazioni pronte ad accogliere condannati e imputati in esecuzione penale in esterna
L’intesa riguarda i soggetti in esecuzione penale esterna e prevede percorsi di formazione, attività per il reinserimento sociale, lavorativo e per lo sviluppo delle competenze
Un vademecum realizzato dal Csv di Bergamo aiuta gli enti che vogliono accogliere autori di reati minori per svolgere lavori di pubblica utilità. Negli ultimi 6 anni sono stati 484 i soggetti “ospitanti” nella provincia. Attualmente sono oltre 1.800 gli adulti in percorsi riparativi
I dati del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità sull'applicazione della "messa alla prova" e dei lavori di pubblica utilità al posto della detenzione. Quasi 40mila casi presi in carico nel 2019, oltre 7mila le convenzioni stipulate tra tribunali ed enti pubblici e non profit, tra cui Croce rossa italiana, Lega italiana lotta ai tumori, Legambiente e anche tanti Csv
Un e-book del Cesvot per le associazioni toscane per orientarsi tra sanzioni e misure di comunità, nato dalla collaborazione tra il Csv e l’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Toscana e Umbria. In Italia sono 25.939 le persone che stanno “scontando” una pena alternativa, 1.693 in Toscana
Accordo biennale: gli uffici territoriali del ministero per l’esecuzione penale esterna avranno un referente che curerà i rapporti con i tre centri dell’isola: obiettivo potenziare il ruolo delle associazioni nella “messa alla prova” e nelle altre misure alternative alla detenzione
Nasce l’accordo tra Csv San Nicola, Uiepe Puglia-Basilicata e Servizio sociale minori: una rete di associazioni e operatori pubblici per sensibilizzare le comunità e creare occasioni di riscatto alle persone finite nel circuito penale
Solo a Piacenza, grazie alla convenzione del Csv Svep con Uepe e tribunale, ben 38 associazioni accolgono 105 persone per compiere lavori di pubblica utilità allo scopo di evitare il processo per piccoli reati. E qualcuno alla fine continua a fare volontariato
I CSV di Padova e Verona segnalano un forte aumento tra il 2012 e il 2016 delle persone che scelgono di avvalersi dei lavori di pubblica utilità per evitare il carcere o la multa. Coinvolte quasi 500 persone in più di 100 organizzazioni di volontariato.
L’assicurazione anti infortuni sarà rimborsata grazie a un fondo presso il Ministero del Lavoro e spetterà anche alle associazioni che accolgono persone per lavori di pubblica utilità sostitutivi alla pena. I CSV: “Molte non più disponibili, si rischia di bloccare un sistema virtuoso. E per tanti l’alternativa sarà il processo e forse il carcere”
Il progetto di giustizia riparativa riguarderà 100 persone che hanno commesso reati di lieve entità. Il CSV si occuperà di farle incontrare con l'associazione più adatta a loro.
Il Centro ha stimato un valore economico complessivo delle attività svolte nel 2015 pari a 571mila euro. 435 le associazioni socie; quasi 6mila studenti coinvolti in percorsi educativi e didattici; oltre 170 cittadini in lavori di pubblica utilità o misure riparatorie.
Ideato in memoria di un detenuto che lo scorso anno si è tolto la vita, vuole rispondere alla sofferenza e al disagio del carcere con la cultura. Da febbraio i "condannati al volontariato" portano avanti attività rieducative per gli altri carcerati
Il CSV delle Marche, l'Associazione dei Comuni delle Marche e l'Ufficio di esecuzione penale esterna hanno sottoscritto un protocollo per potenziare il ricorso ai lavori di pubblica utilità delle persone che chiedono di accedere alla misura della "messa alla prova"