Da Trieste a Palermo, da Bergamo a Bari, passando per Firenze, Roma, ma anche Lampedusa e Pozzallo, illumineranno di blu i propri monumenti simboli per sostenere la campagna Hope Away from Home dell’UNHCR
Aumenta di 15mila euro il Fondo accoglienza Ucraina, promosso da alcune delle locali Fondazioni e gestito dal Csv Modena Ferrara. Servirà a finanziare iniziative di Ets, cooperative sociali e soggetti privati senza scopo di lucro: dagli alloggi alle attività culturali, ma anche supporto sanitario e psicologico
Una giornata di iniziative promosse dal Comitato pugliese 3 ottobre, che riunisce oltre 50 associazioni, tra cui anche il Csv di Bari, per celebrare la Giornata della memoria e dell'accoglienza, istituita in seguito al naufragio del 2013 in cui persero la vita oltre 300 persone migranti
In molte regioni i Centri di servizio per il volontariato sono in contatto con istituzioni ed enti locali per coordinare gli aiuti rivolti alla popolazione in fuga dalla guerra, mettendo in rete le disponibilità di associazioni volontari e cittadini. Le esperienze in Valle d'Aosta, Veneto, Lombardia Piemonte ed Emilia Romagna
Con l’arrivo dei primi profughi in Italia le associazioni si stanno attivando in diverse città per dare supporto e accoglienza. Una raccolta delle prime iniziative che vedono coinvolti anche i centri di servizio
Il progetto, operativo a Terni (e presto anche a Perugia), è promosso dall’Anci e Csv regionale insieme a una rete di organizzazioni locali. Oltre a dare informazioni si occuperà dei bisogni dei cittadini stranieri. Sarà gestito da operatori delle stesse associazioni di immigrati
L’impegno nella sanità e l’assistenza con le Misericordie, nella donazione di sangue e organi con Avis e Aido, nell’arte con il Fai e il Touring club: nella ricerca promossa da CSVnet e Centro studi Medì, le 5 reti raccontano come hanno accolto l’impegno gratuito degli stranieri
Dalla prima indagine promossa da CSVnet e Centro Studi Medì, oltre ai dati e alle storie emergono le ragioni che spingono le persone di origine straniera alla solidarietà, un mix fra attitudini, impegno per una giusta causa e utilità personale
Ci sono anche i promotori della propria crescita, gli altruisti e gli intermediari: la classificazione delle persone di origine straniera coinvolte nell’impegno sociale gratuito emergenti dalla ricerca “Volontari inattesi”, condotta sul campo da CSVnet e Centro studi Medì
Volontari inattesi/12. Nata a Chieti, per salvare la famiglia è scappata dal paese sudamericano dove aveva vissuto oltre 40 anni. Tornata in Italia, ha incontrato l’associazione Emozioni che assiste persone in difficoltà. E da beneficiaria ne è diventata la colonna
Volontari inattesi/11. Il genocidio del Ruanda destabilizzò anche il suo paese e i genitori la mandarono in Italia ventenne. Diventata infermiera si è costruita una famiglia e con la sua associazione mantiene il legame con la terra d’origine, dove aiuta le donne a rendersi autonome
Volontari inattesi/10. Ha girato il mondo suonando; 9 anni fa si è fermato in Piemonte, dove aiuta giovani e adulti a scoprire se stessi ma anche l’altro. “Ogni migrante ha bisogno di sentirsi chiamare. Ma si deve partire dalla considerazione e dal rispetto”
Volontari inattesi/9. Peruviana lei (64 anni), ecuadoriano lui (63), entrambi impegnati in una Rsa nel quartiere Corvetto di Milano con la Comunità di S. Egidio. In Italia da poco più di un decennio, hanno così potuto integrarsi e riscoprire il senso di appartenenza e di “famiglia”
Volontari inattesi/8. Nata in Italia, arteterapeuta, ha 32 anni e fa volontariato da quando ne aveva 17: si dedica all’associazione Progetto Aisha, dove operano sia italiani che giovani di seconda generazione. “Credo alla cittadinanza ‘civile’. E mi piace mandare in tilt schemi e diffidenze di chi mi guarda solo come straniera”
Volontari inattesi/6. Ha scelto di dedicarsi ad essi “perché non possono usare la parola per chiedere aiuto, ma hanno lo stesso diritto di vivere serenamente”. Nel suo terreno ospita e cura 22 cani e sta per costituire un’associazione insieme ad altri italiani
Volontari inattesi / 5 In Italia da 32 anni, lavora in un albergo, ma esprime il suo interesse per la cultura partecipando alle attività di “Biblioteca per la pace”: dai podcast per raccontare i capolavori degli Uffizi agli incontri su film tratti dai libri. Con lo sguardo attento sull’Europa
Volontari inattesi/4. A 10 anni è fuggito dai talebani. Oggi in Italia, laureato e con una famiglia, si batte con l’associazione Unire perché gli esuli possano autorappresentarsi e perché siano ascoltati nelle decisioni che li riguardano direttamente
Online “Non sono io” il video ideato da Cospe e Carta di Roma per celebrare la Festa della liberazione e dare voce alle persone che in questi giorni di emergenza continuano a lavorare, spesso in situazioni di rischio
Il network guidato dalle Acli propone in un documento le misure, a partire dal potenziamento del reddito di cittadinanza, da prendere subito per frenare le conseguenze sociali ed economiche del lockdown ma anche per affrontare la “fase 2”
Da febbraio a ottobre 4 laboratori itineranti con eventi in tutta la provincia organizzati dalle comunità migranti di Marocco, Senegal, Etiopia e Madagascar. L’iniziativa, promossa dal Csv e dal network Cibopertutti, fa parte di Parma Capitale della cultura 2020