Abruzzo
CSVnet Centri di servizio per il volontariato

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Un territorio plurale accomunato dalla crescita dei volontari

Un momento dell’evento promosso il 4 ottobre del 2015 dal Csv di Chieti insieme al comune per “Il giorno del dono”
Un momento dell’evento promosso il 4 ottobre del 2015 dal Csv di Chieti insieme al comune per “Il giorno del dono”

SEI ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO SU DIECI SI OCCUPANO DEI CITTADINI. Oltre il 60 per cento delle organizzazioni di volontariato attive sul territorio pugliese al 31 dicembre del 2009 sono impegnate in attività di tutela dei beni comuni, in quelle educative o di informazione e sensibilizzazione della popolazione locale su questioni di rilevanza sociale. Ad affermarlo è l’osservatorio regionale del volontariato istituito presso la regione Puglia. Sebbene si tratti di un dato non proprio recente, lo studio promosso dall’assessorato regionale al welfare, in collaborazione con CsvPuglianet, il coordinamento dei centri di servizio per il volontariato della Puglia, aiuta a comprendere meglio il volontariato presente su una regione estesa e con contesti provinciali differenti l’uno dall’altro. Il censimen­to condotto dall’osservatorio sottolinea che a fine 2009 sono oltre 2mila le organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nel registro regionale. Un dato in crescita rispetto all’ulti­ma indagine sul volontariato realizzata in Puglia dalla Fivol nel 2001 in cui sono state rilevate poco più di mille Odv, con Bari e Lecce che da sole contano la metà delle organizzazioni attive al 2009.

UN VOLONTARIATO CHE CRESCE, NONOSTANTE IL TERREMOTO. Quando si parla di volontariato in Abruzzo, riesce difficile non tornare con la men­te a quanto successo il 6 aprile del 2009. Nella notte, un terremoto di 6.3 gradi del­la scala Richter sveglia la città dell’Aquila e diversi comuni nei dintorni. Ovvero quello che verrà chiamato negli anni, e ancora oggi, il cratere. Una batosta senza precedenti. L’Aquila è devastata. Alcuni paesi sono letteralmente cancellati. L’e­mergenza è reale. Un tragico evento che costa la vita a oltre 300 persone. Volontari accorrono da tutta Italia per soccorrere le popolazioni colpite. E i centri di servi­zio per il volontariato sono da subito in prima linea a supportare le organiz­zazioni attive sul territorio.

Il terremoto ha distrutto palazzi e città, ma non ha cancellato la solidarietà. Oggi, il volontariato abruzzese è più forte di prima. Lo dicono i dati dell’ultimo censimento del non profit presentato dall’Istat a fine 2017. Secondo le statistiche ufficiali, nella regione ci sono oltre 129mila volontari attivi (al 2015). Un dato superiore di ben 46 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2011, contro una media italiana di crescita del 16 per cento. Quasi un volontario ogni dieci abitanti. Sono cresciute anche le istituzioni non profit nel loro complesso, spiega l’indagine Istat. Tra le quattro province abruzzesi ci sono oltre 7,8mila istituzioni non profit, cresciute an­che loro dell’8 per cento rispetto a qualche anno prima.


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