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Associazioni concentrate a Roma, ma la provincia è viva

Centro socio-riabilitativo “San Carluccio”, Viterbo © Vittorio Faggiani
Centro socio-riabilitativo “San Carluccio”, Viterbo © Vittorio Faggiani "Tanti per tutti"

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA. Se questo detto vale in qualsiasi posto d’Italia, conta ancor di più nella regione che ospita la capitale stessa. Il Lazio, infatti, è la regione dove più che altrove è evidente uno sbilanciamento regionale sul proprio capoluogo. A Roma c’è il governo centrale del paese, il Parlamento. Ci sono anche le sedi delle istituzioni regionali, ma soprattutto c’è la maggior parte della popolazione laziale. Degli oltre 5,8 milioni di abitanti che risiedono nel Lazio, più di 4 milioni sono concentrati nell’area della città metropoli­tana di Roma. La sola capitale, inoltre, ne conta circa 3 milioni. Va da sé che tra le province di Latina, Rieti, Frosinone e Viterbo resta da distribuire circa un quinto della popolazione rima­nente. Non c’è da stupirsi, quindi, se anche il mondo del volontariato e del terzo settore si concentri nell’a­rea della capitale. Secondo quanto riporta la Relazione annuale 2016 sulle attività del centro di servizio per il volontariato Spes di Roma, nella città metropolitana risultano iscritte al registro regionale oltre 1,4mila Odv, ovvero più del 66 per cento di tutte le Odv iscritte nel registro. La sola città di Roma ne conta oltre mille. Tuttavia, non è Roma a vantare la piùalta concentrazione di associazioni rispetto al numero di abitanti: in questo, primeggia la provincia di Rieti (112 Odv, il dato assoluto più esiguo nella regione), seguita Frosinone (253), Viterbo (146) e Latina (247).

UN VOLONTARIATO IN CRESCITA, NON SOLO NELLA CAPITALE. Com­plessivamente, al 31 dicembre 2016 le associazioni iscritte al registro regionale sono ben 2.244. Il dato più alto degli ultimi dieci anni, ma che non necessariamente in­dica una crescita di Odv. L’area di impegno maggiormente rappresentata èquella dei servizi sociali. Sono circa mille, infatti, le organizzazioni di volontariato iscritte nell’apposita sezione del registro regionale, a cui segue il volontariato di protezione civile. Se è vero che l’aumento del numero di Odv iscritte al registro regionale è da interpretare con cautela, sono i dati del recente censimento Istat sulle organizza­zioni non profit a delineare meglio i trend. Il primo dato che emerge mostra la re­gione Lazio sul podio come presenza di istituzioni non profit sul proprio territorio. Seconda solo alla Lombardia. I dati Istat relativi al 2015, inoltre, mo­strano un aumento sostenuto del non profit nella regione rispetto ai dati del 2011. Anche in questo caso, la regione Lazio è al secondo posto (con un incremento del 29 per cento), anticipata dalla Campania che mostra un incremento maggiore. Se andiamo a comparare il dato delle istituzioni non profit con quello sul volontaria­to, però, notiamo qualche differenza. Con oltre 30mila unità, le istituzioni del non profit rappresentano circa il 9 per cento di tutte quelle presenti in Italia. I volon­tari attivi nella regione, invece, sono circa 486mila (in crescita del 24 per cento rispetto al 2011), ma con circa 825 volontari ogni 10mila abitanti. Un dato al di sotto della media italiana.


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